Non è vero che sogni e desideri non si realizzano mai. Basta crederci, e tutto questo ne è un esempio!

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martedì 5 gennaio 2016

Un mondo che fa male

Dopo tutti questi anni pensavo di averle, e vissute, di tutti i colori.
Poi, però, apri gli occhi e ti svegli (di nuovo) in questo mondo che ami più di ogni altra cosa, più di qualsiasi altra cosa.
Ti stropicci gli occhi per cercare di mettere a fuoco immagini, luoghi e persone.
Cerchi di capire, di individuare e di fare tuo un qualcosa che ancora oggi attrae più che mai la tua attenzione.
Ma, nonostante i tuoi ripetuti sforzi, quello che vedi davanti a te continua a restare sfuocato, indefinito, privo di colore.
Cerchi ancora una volta di capire se sei tu che ormai devi considerarti vetusto e fuori da questo tempo, o se sono gli altri che non appartengono, nonostante tutto, a quella realtà.
Ti fermi in mezzo a quel rettangolo, proprio al centro, e cominci a guardarti intorno.
Con i piedi ben saldi a terra, e con il cuore che continua a pulsare e volare, pian piano inizi a girare il tuo sguardo a 360°.
Prima a destra e poi via via fino a tornare ancora con gli occhi lì, proprio lì dove tanti anni fa è iniziata la tua e la sua avventura.
Vuoto, tutto è vuoto.
Nessuno che possa giustificare il silenzio che in quel momento avvolge, come in un freddo abbraccio, quel luogo che dovrebbe raccontare di gesta e missioni impossibili.
Quel luogo è privo di vita e di segni e urla che fino a poco prima riecheggiavano al sul interno.
La mano scruta tra le tasche della tua giacca.
Ricordi ancora quando il tuo vecchio mister ti diceva di guardare oltre la facciata di chi hai davanti, di non fermarti mai alla prima, infausta, impressione.
Ed è così che gli occhiali che ora stringi tra le dita, diventano improvvisamente magici e in grado di farti andare “oltre”.
Oltre quegli occhi, oltre quelle corazze, oltre quelle persone che tacciono quando passi, ma che poi parlano, e sparlano, dietro di te dopo che anche l’ultimo passo ti ha allontanato dai loro perfidi sguardi.
Non li vedi, ma li senti.
Senti il loro vociare, senti i loro sguardi, senti le loro dita puntate, a mò di inquisizione, direttamente alle tue spalle, al tuo cuore.
Vorrebbero entrare, vorrebbero capire cosa stai pensando.
Non accettano la sconfitta e non accettano il tuo silenzio in quanto hanno paura di te e dei tuoi pensieri.
Sono persone perfide, sono avare di sentimenti e prive di quel sentimento che i nostri nonni, e dopo di loro i nostri genitori, hanno cercato marcatamente di insegnarci e inculcarci nelle menti e nelle azioni quotidiane.
Sono persone senza scrupolo e senza rispetto; sono persone che oggi ti osannano e che domani ti condanneranno all’inquisitore di turno.
Sono persone sconfitte dalla vita e sconfitte nei sentimenti.
Sono persone alle quali resta l’unica consolazione di attaccarti e condannarti considerandoti l’unico responsabile dei loro fallimenti.
Ma quello che i miei genitori mi hanno insegnato, e quello che il mio vecchio mister mi ha insegnato, non è in vendita.
Questo mondo è marcio, questo mondo fa male, questo mondo si appoggia solo sulla ripicca.
Questo mondo è così e non sarò io a cambiarlo, ma questo mondo verrà sconfitto dalla nostra forza e dalla nostra indifferenza verso coloro che ti voltano le spalle.
Questo mondo fa male, ma noi siamo qui.
Noi, che ci allontaniamo a testa alta da quel luogo che, nonostante i vostri puerili tentativi, continuiamo e continueremo ad amare più di ogni altra cosa, più delle vostre parole e dei vostri gesti.
Chiudi gli occhi e torni a dormire, a sognare questo mondo affascinante.


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